Questa non è una bella storia.
Ogni pozzo ha dietro di sé una storia. A volte grande, a volte piccola. A volte bella e a volte brutta. E questa, bella non è.
Perché non può essere una bella storia quella che racconta di una persona che muore giovanissima.

“Quando farete il prossimo pozzo in Africa?”. Con questa domanda, lo scorso giugno, conosco Carlo.
Carlo vuole costruire un pozzo. Vuole farlo per un gesto di estrema generosità, vuole farlo per ricordare, vuole farlo per dare un senso a qualcosa che un senso non ce l’ha, la perdita di sua moglie Antonella.

Ma oltre a volerlo fare, Carlo lo vuole vedere con i suoi occhi e toccare con le sue mani.
In tanti mi chiedono di andare in Malawi, ma purtroppo non sono attrezzato per poterlo fare.
Ma Carlo vuole andare. Ci pensiamo un po’, cerchiamo tra qualche contatto e capiamo se è fattibile. Troviamo l’incastro magico di tempi e disponibilità e la soluzione si trova.
Organizziamo questo pozzo e questo viaggio durante l’estate, tra messaggi e telefonate.

Pozzo che finalmente ha visto la luce lo scorso venerdì, nel villaggio Dulani.

Pozzo che Carlo andrà a inaugurare di persona in Malawi la prossima settimana. Un viaggio lampo di pochissimi giorni.
Così pochi che non potevamo correre rischi di avere contrattempi, motivo per cui l’abbiamo scavato in anticipo.
Quando Carlo arriverà in Malawi lo troverà pronto. Pronto per essere inaugurato. Pronto per posare una targhetta importante. Pronto per estrarre acqua. Pronto per portare nuova vita. Pronto per essere Il Pozzo di Antonella, per sempre.

Grazie Carlo, buon viaggio.