10 giugno 2019

Una giornata interminabile iniziata all’alba. Si parte per un villaggio vicino a Toleza. Approfittando della presenza della trivella, Agostino doveva costruire un pozzo che gli era stato finanziato in memoria di una persona recentemente scomparsa. La zona di Toleza è una zona dove di solito è abbastanza facile trovare l’acqua e quindi avevamo deciso di dedicare la mattina a questo pozzo per poi riprendere con quelli del Pozzo dei Desideri.
Di solito… non oggi! Arriviamo a 57 metri di profondità e ci dobbiamo fermare, neanche una goccia d’acqua. Ma non ci arrendiamo, ci spostiamo di 100 metri e ricominciamo con un altro buco. Ma anche qui fino a 42 metri nulla da fare. Tra ieri e oggi erano già quattro tentativi falliti e si erano fatte oramai le 3 del pomeriggio e la giornata persa. “Dai, gli ultimi 3 metri e poi cambiamo villaggio” ci diciamo con Agostino. La trivella si rimette in moto e dopo poco… acqua!!! Che gioia e che liberazione, abbiamo rotto il ghiaccio! Dopo la consueta pulizia del pozzo ci rimettiamo in auto e andiamo al nuovo villaggio. Arodiyo Mandimu, 50 famiglie e circa 400 persone.
Erano oramai le 5:30 e il sole stava tramontando ma cominciamo comunque gli scavi. Si fa buio ma andiamo avanti fino a quando il terreno comincia ancora a franare come ieri. Ci servono dei tubi particolari che non abbiamo con noi. Fine dei lavori per oggi. Per fortuna Agostino ne ha una scorta in magazzino e tornando a casa carichiamo la jeep così è già pronta per domattina. Sveglia puntata alle 4:30 perché dobbiamo recuperare il tempo perso e l’obiettivo di domani è fare due pozzi.
Oggi poteva andare meglio… ma anche peggio… un villaggio in più può da oggi bere “sotto casa”.
Grazie Malawi.

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