Che giornataccia! Alle 6:30 eravamo già per strada perchè oggi era in programma un nuovo scavo.

Il tempo di ritrovarci con la squadra e alle 8 cominciamo con i lavori.

Questa è una di quelle giornate che ogni tanto capitano. 10 ore sotto il sole a scavare, la terra che non regge e collassa e noi che dobbiamo utilizzare alcuni metodi per non farla cadere.

Oggi abbiamo usato più di 1.500 litri di acqua pompata sotto terra per cercare di raggiungere l’obiettivo ma non c’è stato nulla fare.

Domanda lecita: come fate a pompare 1.500 litri di acqua se l’acqua la state cercando?

Risposta: nello stesso modo in cui fanno le persone del villaggio oggi, ovvero con una bici e delle taniche da 25 litri si va al pozzo più vicino. Un’interminabile avanti/indietro per tutta la giornata.

Per fortuna ci sono sempre i bambini a tenere compagnia e far passare le ore senza annoiarsi, giocando ogni tanto con loro.

Ciò non toglie che queste giornate ti tagliano le gambe perché tutto il lavoro è stato inutile e soprattutto il villaggio non avrà il suo pozzo.

E per questi villaggi dimenticati da Dio e a volte anche dalle persone subire una sconfitta di questo tipo brucia ancora di più.

Anche oggi sono arrivate diverse delegazioni per chiederci di avere un pozzo. Abbiamo una lista per almeno due anni di lavoro!

Domani faremo una pausa dagli scavi per dedicarci a inaugurare due pozzi costruiti settimana scorsa e inoltre dovremo portare avanti i basamenti dei pozzi costruiti ieri.

Morale a terra ma domani ricarichemo le batterie!