15 Giugno 2016

15 Giugno 2016

A Parigi si stanno svolgendo gli europei mentre qui in Malawi stiamo giocando la nostra personale Coppa d’Africa e oggi non c’è stata storia. Pozzo dei Desideri batte Sete 2-0 con un gol a tempo praticamente scaduto. Ma andiamo con ordine.
Sveglia all’alba per andare dal saldatore a recuperare la punta maggiorata e alle 7 eravamo già al villaggio. I ragazzi avevano dormito lì con le tende quindi abbiamo cominciato subito. 40m di scavo per allargare il buco e poi il momento della verità. Basterà?…Sì! I tubi blu scendono fino alla fine! E con l’aria compressa verifichiamo che c’è acqua in abbondanza.È fatta! Il primo pozzo è finito…o meglio, la parte più difficIle, quella più imprevedibile, quella che ti può far perdere giorni e giorni è finita. Adesso 2-3 giorni di lavori di muratura e poi potremo inaugurarlo.
Intanto al villaggio già festeggiano, canti, balli e i bambini più coraggiosi fanno anche la doccia! Non possiamo perderci lo spettacolo, festeggiamo anche noi e dopo un po’ guardiamo già avanti. Lasciamo i muratori al loro lavoro e ci muoviamo in parallelo, facendo strada alla trivella per il secondo villaggio. Secondo Pozzo dei Desideri. In realtà sono due villaggi non molto distanti (meno di 6/700 metri l’uno dall’altro) che volevano un pozzo ciascuno. Già dall’Italia avevo detto ad Agostino che ne avremmo fatto uno in mezzo, per accontentare tutti. E cosi è stato. I villaggi si chiamano Kapasule Kwisa e Makenzi Kwisa. Due posti in una zona collinare, che non riesco a capire come facciano a tirare avanti. Dimenticati da tutti e privi di tutto.
Ad ogni modo, cominciamo a scavare a il terreno è roccia pura. Per tutta la giornata una nube continua di polvere, la roccia frantumata, ma arriviamo quasi a sera e niente da fare. Siamo anche noi con la polvere in faccia, nei vestiti, sulla pelle ma non basta, non c’è acqua. Il capo squadra chiede a me e Agostino cosa fare, se spostarci da un’altra parte oppure proseguire (eravamo già a 40 metri di profondità). Oramai erano le 4 e spostarci con il tramonto che imminente delle 5 non aveva senso, abbiamo quindi deciso di proseguire. E a 51 metri eccola finalmente! L’acqua! E una volta bucata la roccia ce n’era in abbondanza. Per sicurezza siamo comunque arrivati a 60 metri. E questa volta i festeggiamenti li abbiamo fatti al chiaro di luna e con il cielo oramai stellato. Da brividi. Perché comunque, giorno o notte, se si trova l’acqua, si festeggia! Visto che eravamo in ballo ci siamo portati avanti e, con un’ora di strada, siamo già andati a portare la trivella al villaggio di domani dove cominceremo gli scavi per il terzo Pozzo dei Desideri. Anche qui balli e canti notturni propiziatori alla vista del camion con la trivella. Morale della favola: 14 ore di lavoro solo oggi, 2 pozzi con tanta acqua e la nostra Coppa d’Africa continua! Buona notte, stasera cotto…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*