12 Giugno 2017

12 Giugno 201721

Da quando il progetto del Pozzo dei Desideri è nato quasi 4 anni fa, questa è sicuramente la giornata più brutta. I presentimenti di ieri oggi non solo si sono avverati ma sono diventati un incubo. Abbiamo provato a fare un secondo buco al villaggio a 700m di altezza ma non solo non abbiamo trovato l’acqua ma abbiamo anche bloccato la sonda (cioè la punta estrema) della trivella a 44 metri di profondità. Le abbiamo provate tutte per toglierla ma evidentemente è franata la stessa maledetta roccia di ieri e disincastrarla è impresa ardua. All’inizio pensavamo fosse terra e quindi abbiamo buttato giù acqua, ma niente. Poi pensando che fosse roccia abbiamo provato con acqua saponata nell’illusione che qualche piccolo attrito venisse superato. Nulla. A quel punto siamo tornati a Balaka a prendere un cric da treno e un paranco da 5 tonnellate. Nulla da fare, abbiamo anche rischiato che si rovesciasse il camion. Più di 8 ore di tentativi e nulla da fare. L’indiano proprietario della trivella a cui abbiamo telefonato per avvisarlo penso l’abbiano sentito i suoi antenati fino a Calcutta da quanto sbraitava. Se non si riesce a recuperare, il danno è di decine di migliaia di euro. L’ultima speranza è quella di provare a sollevare la sonda tramite un arco che abbiamo recuperato. Proveremo ad appendere il paranco lì sperando che regga. Molta delusione per tutte le persone del villaggio perché lì, a prescindere da come andrà domani, il pozzo non lo costruiremo. E molta tristezza per il progetto di quest’anno che rischia ahimè di finire così. Salta il prossimo pozzo, salta il pozzo a Monkey Bay di Solidali e quell’altro a Toleza se entro domani non risolviamo tutto. Vedremo domani come andrà. Mentre facevamo su e giù a Balaka per trovare qualche aggeggio che ci aiutasse mi domandavo come è possibile che in questo paese, dove c’è veramente poco, quando ti serve qualcosa riesci sempre a trovarlo. Nella mia città se mi chiedessero di trovare un paranco da 5 tonnellate o un arco come quello in foto riuscirei al massimo a trovarlo su google.
Un sorriso anche oggi la gente del Malawi è riuscita comunque a strapparmelo: verso la fine di questa assurda giornata un tizio del villaggio è arrivato con un secchio pieno d’acqua chiedendoci di buttarlo dentro il buco per liberare la sonda. Ci aveva lavorato tutto il giorno per preparare il liquido con delle erbe magiche…
Malawi, oggi mi hai fatto un brutto scherzo.

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